Purè? Non solo di patate!

Il purè è un contorno che fa compagnia ad arrosti, scaloppine, pesce al forno o in padella ed è un classico che – ogni volta – fa tornare bambini. O almeno, fa tornare me bambina: lo adoravo, e mi sembrava che tutto fosse automaticamente più buono se assaggiato insieme a lui. Crescendo poi, e lavorando in questo meraviglioso settore, i miei sentimenti non sono cambiati anzi tutto l’opposto: si sono ampliati, e ho scoperto tutte le varianti del purè classico.

Vi elencherò i miei purè preferiti, spero di ispirarvi e di farvi scoprire tante cose buone che non conoscete!

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Purè classico, presenza doverosa

pure patate

Il purè classico prevede patate vecchiotte lessate o cotte al vapore, con buccia, e lavorate poi con noce moscata, latte caldo e burro. Di questa base esistono davvero moltissime varianti, che riguardano i condimenti: c’è chi aggiunge mascarpone, chi prosciutto cotto a dadini, chi non ama la noce moscata, chi mette solo acqua per farlo senza lattosio. Pazzesco: è sempre buono… voi come lo fate? Raccontatemelo!

Purè di patate dolci

Lo stesso identico procedimento, e gli stessi identici condimenti, possono essere usati per un purè tutto nuovo: di patate dolci, o batate, o patate americane. Si tratta di una varietà di patate dal sapore dolce che ricorda zucca e castagne, e che si presenta di un color arancione brillante. Buonissimo, ideale se condito con olio al rosmarino al posto del burro, e con un pizzico di cannella.

Purè di topinambur

Conoscete il topinambur? Chiamato anche “rapa tedesca”, “girasole del Canada” e “carciofo di Gerusalemme”, si tratta di un’alternativa alle patate, dal sapore simile ma più digeribile. Si può cuocere a tocchetti, può essere trasformato in deliziose chips, e può essere anche un ottimo purè. Da noi è reperibile nei supermercati più forniti, ma è piuttosto costoso per quantità ridotte… vale la pena assaggiarlo!

Purè di sedano rapa

Ah che buono il sedano rapa! Si presenta grosso, tondo e bitorzoluto, costa poco e può essere fatto lessare per trasformarlo in un purè o vellutata eccezionale. Il sapore ricorda sia le patate sia i finocchi, con note che richiamano il sedano. Potete condirlo come un purè classico, o arricchirlo anche con formaggi grattugiati oppure erbe aromatiche. Leggerissimo, pochissime calorie.

Purè di zucca o carote

Se desiderate un buon purè anche quotidianamente, ma temete calorie e pesantezza, allora puntata agli ortaggi: carote e zucca, anche insieme, sono un’alternativa strepitosa. Cuocetele in forno, con un filo di olio, dell’aglio schiacciato, timo o rosmarino… frullate tutto con brodo o latte caldi e assaggiate. Dolcezza, consistenza compatta…

Purè di ceci o fave

L’ultima variante che mi piace suggerirvi è un purè proteico, il che non vuol dire meno calorico eh… i ceci cotti – e in questo caso consiglio davvero di partire da quelli secchi, per un purè di qualità – restano farinosi e pastosi, l’ideale da lavorare con latte caldo e burro. per le fave invece parto da quelle secche ma decorticate, le faccio bollire molto a lungo e poi frullo tutto con condimenti, olio ed erbe aromatiche.

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